GALLERIA di OPERE
dentro
e intorno a un
commento dell'autore
2022 - PRESENTAZIONE DI QUADRI RECENTI (pdf) (vedi anche la pagina dedicata al Peristilio delle Quattro Stagioni e sul web il Taccuino d'autore) La mia ricerca pittorica prende
avvio da una costante semplificazione
della realtà "paesaggistica", intendendo con tale termine quegli spazi
che siamo abituati a identificare con un nome: cielo, terra o acqua,
per proseguire nell'interpretazione dei loro colori, al fine di capirne
e rilevarne l'emozionalità.
Il mio costruire "spazi cromatici", che per allusione possono ricondurre lo spettatore alla realtà naturale, mi consente di liberare e arricchire l'opera dal punto di vista del colore, colore che assume un valore metaforico nei riguardi di una condizione interiore dell'uomo. >>> sfoglia le opere dal 1997 al 2005 >>> Tale percorso mi ha portato nel
tempo a
ritenere fondamentale il rapporto tra autore e fruitore dell'opera
d'arte. Gli spazi che tento di rappresentare non sono altro che luoghi
di meditazione e riflessione personali dove ogni spettatore, filtrando
il concetto dell'artista, può - se lo desidera - soffermarsi, alla
ricerca di un valore spirituale personale. La possibile duttilità di
visione e di interpretazione è uno degli elementi cardini del mio
linguaggio artistico.
Ho
sempre pensato di definire le mie visioni paesaggistiche come un
cammino graduale verso la sintesi e l'astratto della forma, mantenendo
però, dal punto di vista cromatico, uno stretto richiamo alla cromia
naturale, in cui l'unico vero elemento distinguibile è una linea
d'"orizzonte", in realtà nient'altro che un immaginario margine
divisorio. Lo spazio che tento di rappresentare è fatto di assenze
fisiche, "zone" che testimoniano una condizione umana, una condizione
dell'anima. Non vi sono quindi esseri umani, anche se credo che in
un'opera artistica ne esistano sempre almeno due, l'autore e
l'osservatore.
Partendo dalla
contestuale importanza dell'arte, veicolo di messaggi e significati,
credo che l'artista debba nel tempo tentare di fornire alla visibilità
e all'emotività altrui opere in grado di garantire la dignità e
l'autenticità operativa. L'opera d'arte, indipendentemente dal
risultato estetico, deve essere coerente con una seria e attenta
metodologia di lavoro, tesa sempre verso il rispetto dell'etica civile.
Sentendo in modo particolare questa responsabilità verso i fruitori dell'arte, ho partecipato con piacere ad alcuni progetti di Unotempore (Monumento alla Pace, Inno al Mare ed altri in fase di completamento), un gruppo di artisti costituitosi da alcuni anni con l'obiettivo di promuovere e realizzare progetti d'arte per spazi sociali. Trovando grande attinenza tre gli intenti di Unotempore e la mia ricerca artistica, ho avvertito l'esigenza di aderire anche al recente progetto del "Peristilio delle Quattro Stagioni", per il quale - d'accordo con i componenti del gruppo - sono stato invitato a pensare e progettare un bozzetto per un'opera monumentale sull'autunno. Il bozzetto cerca di far emergere dall'opera l'atmosfera di quella stagione, i mutamenti del vento, della luce e soprattutto dei colori, tendenzialmente caldi. La composizione si muove su una orizzontalità, su una dilatazione di terre e di confini che, seppur appena riconoscibili, segnano e dividono spazi di terre. Un orizzonte lontano ma percettibile è la linea che taglia geometricamente l'opera, dividendo la parte terrena razionale degli uomini da quella spirituale del cielo. Nell'insieme il lavoro vuole essere un omaggio cromatico ad una stagione in cui i cambiamenti minimi di colore, e le molteplici calde sfumature, delineano metaforicamente l'atmosfera di un animo che, senza fretta, assapora l'avvento di questa stagione e riserva allo spettatore un'opportunità di meditazione e riflessione. Luce nel Blu (tecnica mista su pannelli plastici, 200 x 70 x 15 cm.) Cartolina del Comune di Saracinesco (RM) |